Le sarde a beccafico sono un piatto tipico della cucina siciliana servite sia come antipasto che come secondo piatto. Nate in origine come piatto povero, a imitazione dei “beccafichi ripieni”, piatto aristocratico in cui si farcivano gli uccelli con le loro interiora.
Nel caso delle sarde, la preparazione è simile ma si usano pangrattato e pinoli al posto delle frattaglie. Di questo squisito piatto esistono diverse varianti in tutta la Sicilia, oggi, prepariamo la ricetta originale delle sarde a beccafico alla trapanese.
- SARDE 1 kg
- ACCUGHE SOTTOLIO 5
- ARANCIA 1
- MOLLICA DI PANE 100 gr
- SPICCHIO DI AGLIO 2
- UVETTA SULTANINA 40 gr
- PINOLI 40 gr
- OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA 4 cucchiai da tavola
- ALLORO 1 foglia
- PREZZEMOLO ½ ciuff
- PEPE q.b.
- SALE q.b.
PROCEDIMENTO
Pulite le sarde eliminando le interiora, la testa e la lisca centrale, apritele a metà fino alla coda. Lavatele, asciugatele, salatele e disponetele aperte su un piano.
Mettete a bagno per 10 minuti in una ciotola con poca acqua l’uvetta.
A questo punto, tritate, l’uvetta aggiungendo il prezzemolo, l’aglio i pinoli il pepe, le acciughe e un pizzico di sale. Sbriciolate la mollica di pane e rosolatela in due cucchiai di olio, quindi unitela al ripieno
Distribuite equamente il composto ottenuto sulle sarde, quindi arrotolatele lasciando fuori il codino, fermate i rotolini con uno stuzzicadenti.
Sistemate in una pirofila gli involtini con la codina in alto ed alternateli con foglie di alloro.
Infornate per 20 minuti a 180 gradi di tanto in tanto irrorate con un emulsione di succo d’arancia miele, acqua e olio.