Tradizioni

L’arte dei “muretti a secco” diventa patrimonio dell’umanità

«L’Arte dei muretti a secco» è stata inserita nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità.

“L’Unesco ha iscritto l’Arte dei muretti a secco nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità”. E’ quanto si legge in un post sul profilo Twitter dell’organizzazione che si congratula con gli 8 paesi europei che hanno presentato la candidatura. Oltre all’Italia c’era anche Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. In Sicilia molti dei muretti realizzati con questa tecnica si possono vedere alle pendici dell’Etna e anche nel Ragusano e nel Siracusano. 

Muretti a secco – Foto di Marco Ossino – Shutterstock

“L’arte del Dry stone walling‘ riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra secco”- spiega l’Unesco nella motivazione del provvedimento.

Si trovano, come testimonianza di una lontana e quasi primitiva opera muraria eseguita con le sole pietre e con l’abilità umana che ne garantisce la sicurezza attraverso la selezione dei giusti sassi e la geometrica collocazione di uno sull’altro. Ce ne sono quasi in tutt’Italia; sono posti sia a creare confini tra le proprietà che a realizzare terrazzamenti là dove il terreno non si presenta adatto alle coltivazioni perchè fortemente in pendenza.

L’Unesco spiega ancora che “le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente” adattandosi volta per volta alle condizioni del terreno e alle sue destinazioni e sottolinea inoltre che “svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l’erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l’agricoltura“.

Ecco perchè sono un patrimonio da preservare, da custodire, riparare e, dove occorre, predisporne di nuovi perchè, oltre a consegnare terreno buono per l’agricoltura, sono sicuramente un valido aiuto nella prevenzione delle alluvioni.

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