Territorio

Mussomeli e il suo splendido Castello. Nel cuore della Sicilia, una delle fortezze più belle d’Italia

La Sicilia terra di conquiste e di civiltà, oggi ha un patrimonio storico, archeologico, culturale che è come l’impronta digitale della nostra vita. Visitare l’interno della Sicilia è viaggiare con la macchina del tempo, è entrare nel cuore della terra, è camminare nella storia. Non possiamo, nel nostro viaggio, trascurare una delle testimonianze più belle e significative che l’entroterra custodisce; parliamo di questo magnifico Castello a Mussomeli, riconosciuto come uno dei più significativi castelli d’Italia.

Castello di Mussomeli – Foto di Wirestock Creators – Shutterstock

Il Castello Manfredonico o Chiaramontano, definito “nido d’aquila fuso nella rupe”, per la sua posizione in zona impervia, è, per Mussomeli, non soltanto il monumento di maggior interesse turistico, ma rappresenta l’inizio della sua storia. Sorge a circa due chilometri dal centro cittadino e si erge maestoso e imponente a 778 metri di altitudine, tornato al suo quasi originario splendore, dopo gli ultimi restauri. Si rimane incantati e stupefatti sia per la posizione che per la massiccia opera ricavata sulla roccia e con la roccia. Soprattutto affascina la parte sud del Castello. Ecco una ricostruzione grafica di come si pensa potesse essere originariamente.

Storia

Manfredi decise di fare erigere il castello su quella rocca così inaccessibile, sia per il panorama che si ammirava da lassù, sia per la posizione che rendeva inattaccabile la fortezza. I lavori, iniziati nella seconda metà del XIV secolo, furono portati a termine nei primi anni del 1400 tra la gioia degli abitanti del piccolo paese. Dopo la morte di Manfredi, il paese attraversò varie vicissitudini per l’avvicendarsi di altre dominazioni con un susseguirsi continuo di nuovi padroni tra cui, per ottant’anni, a partire dal 1467, i Campo che fecero di Mussomeli un importante centro agricolo, consentendo al paese una rinascita con un significativo sviluppo dell’edilizia religiosa e di una delle più importanti università di Sicilia.

Fortune alterne del Castello

Dal 1546 sino all’abolizione del feudalesimo, il castello e la terra di Mussomeli furono sotto il dominio dei Lanza e in quel periodo il paese conobbe ancora ricchezza e splendore a tal punto che, non ritenendo più di correre rischio di aggressioni, i nobili si trasferirono in paese e adibirono, nel 1603, il Castello a carcere. Questa sua nuova destinazione diede adito a credenze e leggende popolari come quella del fantasma che si aggira all’interno delle sue mura e quella delle tre donne che vi furono rinchiuse, murate vive. Ma, finita la sua funzione carceraria, il Castello subì un periodo di degrado. Si cercò di riparare al decadimento nel 1884 quando furono eseguiti i lavori di restauro di alcuni elementi decorativi mentre, nel 1909- 1910, l’architetto Ernesto Armò dell’università di Palermo, se ne prese cura e volle ripristinare quel che fu dell’antica bellezza dell’edificio. Questa ristrutturazione permise al castello di diventare un importante centro di interesse culturale e oggi fa parte della Società Internazionale dei Castelli, tanto da essere stato oggetto di un francobollo, simbolo di uno dei più significativi castelli d’Italia.

Struttura della fortezza

Il Castello si presenta con la sovrapposizione di tre diversi ordini; quello superiore rappresenta il castello vero e proprio sul quale si innalza, in stile tipico del tardo Medioevo, una massiccia torre dalla quale è possibile dominare un vasto panorama. Vi si accede attraverso una stradina scavata nella roccia.

Davanti alla porta d’accesso del primo recinto, si apre la scuderia, con la sua volta gotico-normanna che, per la sua ampiezza, poteva contenere 50 cavalli. Essa è stata trasformata da circa ottant’anni in una chiesa che accoglie l’1 e il 2 settembre le celebrazioni di messe in occasione di una sagra paesana. Ogni volta che si cambia livello si attraversa un ricco portale ornato di stemmi. Accanto alla bellezza dei portali, le sale di stile gotico, i capitelli, le finestre bifore da cui entra una luce immensa.

Alcuni scorci di questa magnifica struttura

Il Castello Manfredonico Chiaramontano è l’attrattiva principale di Mussomeli, ma questo magnifico borgo, con poco più di 10.000 abitanti, ha al suo interno numerose altre attrattive con importanti abitazioni nobiliari e la torre civica; inoltre un centro storico, di origine medievale, che sta riacquistando una nuova vivacità e, non ultime, le numerose bellissime chiese.

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