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Una “Stonehenge siciliana”. L’Argimusco: dove le pietre assumono sembianze di uomini e animali

Non mancano in Sicilia luoghi che si rifanno allo studio delle pietre e delle stelle, scienza che viene attenzionata dall’Archeoastronomia. Sono luoghi non presenti nelle cartine turistiche, lontani dai classici itinerari e quindi poco conosciuti. Qui in passato si rendeva omaggio a divinità antiche o vi si faceva riferimento per osservazioni a carattere astronomico.

Argimusco, a destra foto di Fistegi, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons- A sinistra foto di Ruigeroeland, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Tra questi luoghi è da annoverare il bellissimo Argimusco, un altopiano poco distante da Montalbano Elicona, a 1200m sul livello del mare. Qui l’atmosfera è magica per la presenza delle “Rocche dell’Argimusco”. Queste sono grossi blocchi di pietra, di una bellezza indicibile, resi tali dall’incessante lavoro compiuto, nei millenni, dal vento, dalla pioggia e dalle escursioni termiche. I massi hanno assunto forme particolari ora assimilabili a figure umane (antropomorfe), ora ad animali (zoomorfe).

Nell’intero sito dell’Argimusco, gli uomini primitivi “praticavano” l’astronomia osservando i movimenti delle stelle, scoprendo così l’alternarsi ciclico delle stagioni. Ciò consentiva loro di fissare una sorta di calendario che usavano sia per l’agricoltura che per la pratica religiosa.

Foto di Ruigeroeland, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Simbolo dell’Argimusco è senza dubbio la roccia dell’Aquila; la roccia del Sacerdote presenta un profilo umano con un foro come fosse un occhio e infine la roccia dell’Orante richiama, per la sua posizione, una donna intenta a pregare.

Come se ciò non bastasse, a rendere particolare l’altopiano dell’Argimusco è tutto ciò che si può ammirare intorno. Un panorama a 360 gradi reso spettacolare ad EST dalla vista della Rocca Salvatesta, simbolo della sottostante cittadina di Novara di Sicilia, utilizzato come indicatore equinoziale. Infatti la rocca era il punto di riferimento guardando il quale, al sorgere del sole, l’uomo primitivo stabiliva il corso delle stagioni e pertanto organizzava il suo calendario utile al lavoro dei campi.

Come arrivare all’Argimusco

Arrivando dall’autostrada A20 (Palermo-Messina) uscire a Falcone e a 30 metri dopo il casello, imboccare la strada per Montalbano Elicona. L’altopiano dista circa 6 km.

Percorrendo l’autostrada A18 (Catania-Messina) uscire a Giardini Naxos e proseguire per Francavilla di Sicilia fino a Roccella Valdemone. Subito dopo imboccare la strada SP2 e al bivio proseguire con la strada SP110, infine per Montalbano Elicona. Da qui per la SP115 Tripiciana e a 2 km circa si trova l’altopiano.

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