Alla Santa, protettrice della vista, patrona di Siracusa, vengono attribuite varie leggende per raccontare il suo martirio e la sua persecuzione. Le si attribuisce il miracolo avvenuto a Palermo, il 13 Dicembre del 1646, quando in occasione di una carestia, fece arrivare al porto un bastimento carico di cereali perché si sfamasse la popolazione. Ma il popolo affamato non aspettò di ridurre il frumento in farina, lo cucinò a chicchi e così nacque la cuccia. Da allora, per commemorare questo miracolo attribuito alla Santa, in questo giorno dedicato a Lei, non si mangiano alimenti prodotti con farina, come pasta e pane, ma alimenti con cereali interi o con altre farine. Quindi arancine, panelle e immancabile la CUCCIA.

- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo12 Ore
- Tempo di cottura3 Ore
- Porzioni6
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti per 4/6 persone
- 300 gfrumento duro
- 50 gceci secchi
- 13fave secche
- 4 fogliealloro
- 20 q.b.buccia arancia
- 2 lacqua
- 200 mlvino cotto
- 120 gzucchero
- 200 gricotta
- 100 gcioccolato
- q.b.canditi
Preparazione
Predisporre in una zuppiera il frumento, i ceci, le fave, l’alloro, la buccia d’arancia e versarvi il tanto d’acqua per coprirli, circa 1 litro. Coprire e lasciare così per almeno 12 ore.
Quindi scolare e mettere in pentola a cuocere per almeno 3 ore, con l’acqua necessaria, per coprire il tutto.
Passate le 3 ore spegnere e lasciare raffreddare nella stessa acqua, coprendo con un canovaccio pesante.
Dopo di che scolare, eliminare la buccia d’arancia, le foglie d’alloro e preparare il condimento.
Metà del preparato viene condito con 2 cucchiai di zucchero e un abbondante bicchiere di vino cotto. La quantità del vino cotto va a seconda del proprio gusto.
La rimanente metà del preparato viene amalgamata con la ricotta già setacciata e unita alle gocce di cioccolato più il rimanente dello zucchero, almeno 80 g. Dopo di che si passa alla decorazione. Canditi a volontà della forma e del tipo prescelti.
E per non mancare di fantasia facciamo una terza preparazione dove, a una porzione con vino cotto, aggiungiamo la ricotta già condita.
Ok, adesso che ce l’avete svelato, fateci capire perché vi mangiate le arancine che sono fatte con il pane grattugiato